lunedì 18 settembre 2023

Horrorland/Killer Book Club

 

Sceneggiatura 7: una crasi perfetta di pellicole iconiche come Scream e I know what you did last summer, con qualche vibrazione da Final destination. Nulla di originale, anzi: ma un copiare innovativo dato dalla fusione dei temi più classici dello slasher horror che merita una sufficienza larga.
Scenografia 6,5: vibrazioni di Toledo tra campus universitari madrileni, una fermata del bus dove sparire, un cortile porticato dove infilzare corpi in successione. Su tutto la maschera perfetta del pajaso del Killer Book Club,
Cast 6: siamo alle solite, con l'adolescenza problematica che prende corpo in una dimensione di professori universitari abusivi e anni di studio che passano lentamente.
Regia 6: la soluzione è il solito mix di prevedibilità e twist, ma su quelle scale ci siamo stati anche noi. Cerchiamo guizzi impossibili da un'industria senza squilli o ci accontentiamo di una messa in scena credibile?

lunedì 27 marzo 2023

95th Academy Awards/Elvis

 

Sceneggiatura 7: un bio-pic deve sottostare ad alcune regole come certi passaggi introduttivi un po' lenti e inevitabili, pur nell'ambito di una storia forzatamente interessante che risulta particolarmente accattivante con il doppio focus sul personaggio principale (il manager) e quello secondario (il grande cantante).
Scenografia 7: gli enormi hotel di Las Vegas mostrano il loro mondo di corridoi dorati e palcoscenici dove improvvisare ogni sera il più grande spettacolo sulla Terra.
Cast 7: le varie facce di Hanks faticano a impersonare la menzogna alla base delle richieste vincenti dei debiti pregressi, buona l'adesione a un personaggio ancora popolare da parte di un giovane di un'altra lontana generazione.
Regia 7,5: l'impatto di una colonna sonora di chiara presa con tanti pezzi immortali intervalla scene di buona profondità che con il trascorrere del film denotano la solitudine impossibile di ogni grande artista prigioniero della sua arte e del mondo del business.


  

venerdì 10 febbraio 2023

95th Academy Awards/All quiet on the Western Front

 

Sceneggiatura 8: il plot accessorio aggiunto al soggetto originale dà respiro a qualche scena, ma allo stesso tempo annacqua un po' la sofferenza delle prime linee, perlomeno prima di un finale assolutamente epocale. 
Scenografia 9: una serie di immagini incredibili dal punto di vista della fotografia, a cominciare subito dalla tenera volpe nel bosco di una trincea eterna: non è così scontato che al pathos delle vicende si accompagni una degna rappresentazione cinematografica.
Cast 8: simpatizzare con i personaggi non è un atteggiamento raccomandato in questa pellicola tedesca che non conosce i comandamenti della filmografia di Hollywood. 
Regia 9: un regista nato e cresciuto con le serie TV che porta a compimento un film dovuto in un periodo in cui le bombe seminano morti in Europa, mostrando la totale assurdità degli omicidi spacciati per guerre. Chapeau.

lunedì 6 febbraio 2023

Consigli per la lettura/Tiffany McDaniel

 

Romanzo d'esordio che lascia un segno importante tra i libri più interessanti della letteratura contemporanea. L'inizio è standard e dall'ambientazione nella provincia americana intuiamo che ci troveremo davanti alla critica di una società volutamente cieca che fa sembrare l'uguale diverso e il perverso normale. Ma poi grazie anche a una prosa a tratti semplicemente splendida ci immergiamo nella trama e non siamo più in grado di uscirne. L'ambientazione è chiaramente fittizia, ma anche molto realistica, nell'Ohio del Sud durante i famigerati anni '80 dell'AIDS. Gli eventi seguiranno il loro corso, con un paio di twist all'ultimo secondo che ci faranno ripensare ancora una volta a tutta la storia. 
VOTO 8,5




95th Academy Awards/Aftersun

 

Sceneggiatura 7,5: ci piace sicuramente molto il finale aperto, che non dice, che non inchioda, ma che solamente lascia intuire con più indizi un determinato sviluppo. Eppure, forse questo non giustifica l'aver raccontato tutta la vicenda come flashback rispetto alla semplicità di una presa diretta.
Scenografia 8: le vacanze degli inglesi le abbiamo inseguite anche noi, a volte persino volutamente, e conosciamo bene certe località occupate dai teli mare delle squadre di calcio, come questa Turchia che sta impallidendo se stessa nell'atmosfera lacustre delle occasioni uniche della vita.
Cast 8,5: interpretazione magistrale per entrambi i protagonisti, possiamo scegliere le sigarette fumate di nascosto dal padre di trent'anni o le famigerate riprese video della predolescente curiosa della vita. Siamo sicuri di una cosa: ci siamo rivisti in loro.
Regia 8,5: a tratti si potrebbe obiettare che la cinepresa si addormenti esageratamente, per lunghi secondi di contemplazione del cielo, del mare, delle lampade, dei tappeti, ma questa è la poesia del cinema che racconta il grande mistero della vita nella maniera più commovente possibile.